Il nuovo Regolamento Comunale stato presentato il 17 maggio 2018 in consiglio comunale a Modena. Il provvedimento  definisce nuovi importanti criteri in un settore quanto mai delicato, in particolare con riferimento alla morosità e all’accesso alla casa.

Nuclei familiari residenti a Modena e nei comuni limitrofi sottoposti a provvedimenti esecutivi di sfratto per cause diverse dalla morosità, nuclei in affitto in città o nei comuni della provincia, con preferenza di chi occupa alloggi inadeguati, con particolare riferimento alle barriere architettoniche. E ancora famiglie in cui sono presenti persone disabili, minori, over 65, ma anche giovani e giovani coppie in cui almeno uno degli acquirenti abbia meno di 40 anni. Sono questi i criteri preferenziali che verranno seguiti in futuro per stabilire la priorità di acquisto o locazione degli alloggi di edilizia agevolata.

Il Regolamento di edilizia convenzionata e agevolata lascia però la discrezionalità al Comune di stabilire criteri diversi in relazione alla specificità dei singoli progetti. Salvo diversa indicazione della Giunta, i soggetti in possesso dei requisiti avranno diritto ad almeno il 75% degli alloggi che in ogni intervento verranno realizzati o di quelli assoggettati a vincolo di locazione (da ripristinare in caso di disdetta da parte del locatario o in caso di sfratto per morosità).

In relazione al singolo progetto, per la compravendita potrà essere definito dalla Giunta un requisito di reddito massimo, assumendo come indicatore il valore Isee del nucleo familiare, mentre per la locazione il valore Isee dovrà essere compreso tra 12.500 e 45 mila euro. I nuclei che potranno accedere all’acquisto o alla locazione di alloggi in edilizia convenzionata dovranno essere cittadini italiani, e avere residenza o sede dell’attività lavorativa nel comune di Modena, trovarsi in possesso dei requisiti di moralità sulla base delle normative relative all’antimafia e di contrasto alle organizzazioni criminali, e in condizione di impossidenza (non essere proprietario di altri immobili a uso residenziale in Italia) da un tempo che verrà definito intervento per intervento in relazione ai contributi erogati e dovrà permanere per almeno 10 anni nel caso di compravendita e di 4 anni per la locazione.